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379 m
81 m
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3,7
7,4
14,86 km
angezeigt 368 Mal, heruntergeladen 14 Mal
bei Casalfiumanese, Emilia-Romagna (Italia)
Un percorso su bellissimi calanchi con molti panorami, che passa anche lungo aree agricole, frutteti, vigneti e uliveti.
Il punto di partenza della passeggiata è al cimitero di via Pineta a Casalfiumanese (BO). Dal cimitero ci incamminiamo verso la Cassera di Casalfiumanese. Facciamo una breve visita (in realtà non c'è molto da vedere) e poi torniamo al Parco di Villa Manusardi. Percorriamo il confine del parco fino ad una lunga scalinata delimitata da conifere oltre la quale scendiamo al Rio Casale. Seguiamo brevemente il torrente attraversando una zona boscosa. Da qui iniziamo la nostra prima salita ai calanchi. Prima alcuni frutteti e oliveti ma ci troviamo presto in una bellissima zona calanchiva. Dopo poco meno di 3 km arriviamo in un luogo dove è stato allestito un tavolo da picnic su una collina. Da qui abbiamo una bellissima vista della zona, quindi questo è un ottimo posto per un primo riposo.
Oltre questo punto seguiamo il bordo dei calanchi. Non è difficile camminare qui, ma a volte andiamo abbastanza vicino ai precipizi, quindi questo non è molto adatto a persone con vertigini. In condizioni di bagnato può essere scivoloso, perciò è sicuramente consigliabile portare con voi dei bastoncini.
Dopo quasi quattro chilometri arriviamo ad un uliveto. Qui il percorso è ambivalente. Mi sembra che dovremmo effettivamente proseguire lungo il campo agricolo (il percorso indicato), ma attraversare l'oliveto è molto più facile (vedere il waypoint).
Dopo di che il paesaggio cambia per un po' e si prosegue su terreno agricolo intervallato da ciuffi di bosco. Poco dopo ci imbattiamo in un tratto di crinale da cui si scorgono in lontananza bellissime arenarie.
Proseguiamo e poco dopo raggiungiamo la chiesa di Croara. C'è un rubinetto vicino alla chiesa, ma in questo momento l'acqua è chiusa (15/2). Ai margini della strada notiamo un albero con la Processionaria del pino. State lontano da questo albero e non andate sotto (vedere waypoint).
Appena oltrepassata la chiesa troviamo una strada a sinistra con l'indicazione "Ponti di Croara - Percorso per escursionisti esperti - in caso di fondo bagnato il transito può divenire pericoloso". Poiché avevo visto da lontano che doveva esserci una zona molto bella, non riuscivo a contenere la mia curiosità di dare un'occhiata qui. Dopo una breve passeggiata ho infatti avuto una bella vista sui Ponti di Croara. È un stretto crinalino sulle argille. Ma ho visto anche che qua e là c'era ghiaccio sul crinalino, e poiché non avevo con me un equipaggiamento adeguato, ho preferito di fare una ritirata tattica. Ho fatto il waypoint "Vista Ponti di Croara" fin dove potevo arrivare. In buone condizioni questo mi sembra un punto che dovrebbe attrarre i veri appassionati dei calanchi.
Dopo questo proseguiamo per un chilometro e mezzo sulla via Ronco. Questa è una strada sterrata che si snoda sul crinale. Quindi abbiamo panorami frequenti da qui. Ronco mi sembrava essere costituito da una sola fattoria. Una volta passato questo punto, dove dobbiamo stare attento al cane, continuiamo la nostra passeggiata sulla via Murazza. Un chilometro passato Ronco arriviamo ad un bivio dove possiamo svoltare a sinistra per Pieve Sant'Andrea, ma noi teniamo la destra e proseguiamo per via Murazze. Il paesaggio ora sta cambiando e arriviamo in una zona dove ora vediamo frequenti frutteti sulla sinistra mentre sulla destra possiamo ancora ammirare imponenti formazioni di calanchi. Questo tipo di paesaggio rimane un po' così finché non arriviamo sull'asfalto di via Pineta. In questa zona si trovano bellissimi esemplari di pino marittimo. Forse questo spiega il nome della strada.
Da qui seguiamo l'asfalto e attraversiamo ancora una bella vallata coltivata a frutteto e vigneto primo di arrivare al nostro punto di partenza .
Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso orario. C'è poca foresta lungo il percorso. Quindi non è adatto per l'estate.
Tempo impiegato: totale = 6 ore 26 minuti di cui in movimento = 4 ore 29 minuti.
Presenza di tavoli picnic: 2,7 km dall'inizio.
Presenza di acqua potabile: 6,6 km dall'inizio (chiusa il 15/2).
Il percorso è medio dal punto di vista tecnico, è consigliabile portare bastoncini.
Valutazione Komoot:
Percorso escursionistico intermedio. Buon allenamento richiesto. Sentieri revalentemente accessibili. Richiesto passo sicuro.
Presenza di segnavia:
SLG (Sentiero Luca Ghini): km 1,0 > 7,3
CAI 703: km 4,6 > 7,3
CSA (Cammino di Sant'Antonio): km 4,6 > 10,3
Classificazione SUPERFICI Komoot
TIPI DI STRADA
Sentiero escursionistico alpino: 777 m (La deviazione per Ponti di Croara) / Sentiero escursionistico: 1,35 km / Sentiero: 6,18 km / Marciapiede: 1,31 km / Strada secondaria: 101 m / Strada: 4,19 km / Fuori rete (sconosciuto): 460 m
SUPERFICI
Naturale: 6,87 km / Non asfaltata: 1,47 km / Sterrato: 929 m / Lastricato: 3,37 km / Asfalto: 1,18 km / Sconosciuta: 542 m
Ho basato il percorso su una traccia esistente di Luca e Stefania che ho ulteriormente modificato.
Se pensi che sia una bella passeggiata, lascia un feedback. Se hai avuto problemi, scrivimi un messaggio.
Ricorda che ci vuole molto meno tempo per scrivere un commento o una recensione che per creare e pubblicare un percorso! Ma solo cosi la informazione rimane aggiornata.
Il punto di partenza della passeggiata è al cimitero di via Pineta a Casalfiumanese (BO). Dal cimitero ci incamminiamo verso la Cassera di Casalfiumanese. Facciamo una breve visita (in realtà non c'è molto da vedere) e poi torniamo al Parco di Villa Manusardi. Percorriamo il confine del parco fino ad una lunga scalinata delimitata da conifere oltre la quale scendiamo al Rio Casale. Seguiamo brevemente il torrente attraversando una zona boscosa. Da qui iniziamo la nostra prima salita ai calanchi. Prima alcuni frutteti e oliveti ma ci troviamo presto in una bellissima zona calanchiva. Dopo poco meno di 3 km arriviamo in un luogo dove è stato allestito un tavolo da picnic su una collina. Da qui abbiamo una bellissima vista della zona, quindi questo è un ottimo posto per un primo riposo.
Oltre questo punto seguiamo il bordo dei calanchi. Non è difficile camminare qui, ma a volte andiamo abbastanza vicino ai precipizi, quindi questo non è molto adatto a persone con vertigini. In condizioni di bagnato può essere scivoloso, perciò è sicuramente consigliabile portare con voi dei bastoncini.
Dopo quasi quattro chilometri arriviamo ad un uliveto. Qui il percorso è ambivalente. Mi sembra che dovremmo effettivamente proseguire lungo il campo agricolo (il percorso indicato), ma attraversare l'oliveto è molto più facile (vedere il waypoint).
Dopo di che il paesaggio cambia per un po' e si prosegue su terreno agricolo intervallato da ciuffi di bosco. Poco dopo ci imbattiamo in un tratto di crinale da cui si scorgono in lontananza bellissime arenarie.
Proseguiamo e poco dopo raggiungiamo la chiesa di Croara. C'è un rubinetto vicino alla chiesa, ma in questo momento l'acqua è chiusa (15/2). Ai margini della strada notiamo un albero con la Processionaria del pino. State lontano da questo albero e non andate sotto (vedere waypoint).
Appena oltrepassata la chiesa troviamo una strada a sinistra con l'indicazione "Ponti di Croara - Percorso per escursionisti esperti - in caso di fondo bagnato il transito può divenire pericoloso". Poiché avevo visto da lontano che doveva esserci una zona molto bella, non riuscivo a contenere la mia curiosità di dare un'occhiata qui. Dopo una breve passeggiata ho infatti avuto una bella vista sui Ponti di Croara. È un stretto crinalino sulle argille. Ma ho visto anche che qua e là c'era ghiaccio sul crinalino, e poiché non avevo con me un equipaggiamento adeguato, ho preferito di fare una ritirata tattica. Ho fatto il waypoint "Vista Ponti di Croara" fin dove potevo arrivare. In buone condizioni questo mi sembra un punto che dovrebbe attrarre i veri appassionati dei calanchi.
Dopo questo proseguiamo per un chilometro e mezzo sulla via Ronco. Questa è una strada sterrata che si snoda sul crinale. Quindi abbiamo panorami frequenti da qui. Ronco mi sembrava essere costituito da una sola fattoria. Una volta passato questo punto, dove dobbiamo stare attento al cane, continuiamo la nostra passeggiata sulla via Murazza. Un chilometro passato Ronco arriviamo ad un bivio dove possiamo svoltare a sinistra per Pieve Sant'Andrea, ma noi teniamo la destra e proseguiamo per via Murazze. Il paesaggio ora sta cambiando e arriviamo in una zona dove ora vediamo frequenti frutteti sulla sinistra mentre sulla destra possiamo ancora ammirare imponenti formazioni di calanchi. Questo tipo di paesaggio rimane un po' così finché non arriviamo sull'asfalto di via Pineta. In questa zona si trovano bellissimi esemplari di pino marittimo. Forse questo spiega il nome della strada.
Da qui seguiamo l'asfalto e attraversiamo ancora una bella vallata coltivata a frutteto e vigneto primo di arrivare al nostro punto di partenza .
Qualche dettaglio in più:
Il percorso è ideato in senso orario. C'è poca foresta lungo il percorso. Quindi non è adatto per l'estate.
Tempo impiegato: totale = 6 ore 26 minuti di cui in movimento = 4 ore 29 minuti.
Presenza di tavoli picnic: 2,7 km dall'inizio.
Presenza di acqua potabile: 6,6 km dall'inizio (chiusa il 15/2).
Il percorso è medio dal punto di vista tecnico, è consigliabile portare bastoncini.
Valutazione Komoot:
Percorso escursionistico intermedio. Buon allenamento richiesto. Sentieri revalentemente accessibili. Richiesto passo sicuro.
Presenza di segnavia:
SLG (Sentiero Luca Ghini): km 1,0 > 7,3
CAI 703: km 4,6 > 7,3
CSA (Cammino di Sant'Antonio): km 4,6 > 10,3
Classificazione SUPERFICI Komoot
TIPI DI STRADA
Sentiero escursionistico alpino: 777 m (La deviazione per Ponti di Croara) / Sentiero escursionistico: 1,35 km / Sentiero: 6,18 km / Marciapiede: 1,31 km / Strada secondaria: 101 m / Strada: 4,19 km / Fuori rete (sconosciuto): 460 m
SUPERFICI
Naturale: 6,87 km / Non asfaltata: 1,47 km / Sterrato: 929 m / Lastricato: 3,37 km / Asfalto: 1,18 km / Sconosciuta: 542 m
Ho basato il percorso su una traccia esistente di Luca e Stefania che ho ulteriormente modificato.
Se pensi che sia una bella passeggiata, lascia un feedback. Se hai avuto problemi, scrivimi un messaggio.
Ricorda che ci vuole molto meno tempo per scrivere un commento o una recensione che per creare e pubblicare un percorso! Ma solo cosi la informazione rimane aggiornata.
Processionaria del pino. Ad essere pericolosi per l'uomo e gli animali non sono gli esemplari adulti, quindi le falene, ma i bruchi. Questi possono essere rivestiti addirittura di 600.000 peli bianchi urticanti in grado di scatenare fastidiose reazioni allergiche. I peli della processionaria presentano degli uncini e contengono una proteina, la traumatoproteina, responsabile in caso di contatto degli effetti irritativi. Se si sentono minacciate, le processionarie del pino possono "lanciare" i loro peli urticanti per difendersi dai predatori.
2 Kommentare
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Jessica Amaducci 27.02.2021
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Mäßig
Molto bello!
Erik De Groot 02.03.2021
Ciao Jessica, grazie per la tua recensione. Bello sapere che hai pensato che fosse un bel percorso 👍
Mi ha sorpreso che tu abbia dato solo tre stelle per "Facile da seguire". I sentieri e le strade secondarie erano tutti ben visibili e quindi mi sembra che non possa essere difficile trovare il percorso, tranne all'oliveto dopo 4 km, come indicato nel testo.
Se hai avuto problemi da qualche parte, posso modificare il testo se necessario.
Fammi sapere.